Non è un mistero il fatto che la Cina sia in costante ascesa sul fronte automobilistico, ed ora c’è un’altra novità che spaventa il resto del mondo. Ecco la nuova risorsa del paese del Dragone.
La Cina è cresciuta in maniera esorbitante sul fronte del settore automotive in questi anni, ed ora vanta una posizione molto forte in questo campo. Le vetture del paese del Dragone spopolano grazie alla loro economicità ed alle tecnologie raffinate su cui sono state basate, portando in dote un vantaggio tecnico non indifferente. Ora potrebbe venire a crearsi un gap ancor più importante con USA ed Europa, che rischiano di restare drammaticamente indietro.
Ma su cosa si basa questa grande differenza? Tutto ruoterà attorno alle terre rare, ovvero un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, precisamente scandio, lantanidi ed ittrio. Scandio ed ittrio sono considerati terre rare perché si trovano negli stessi depositi minerari dei lantanidi, ed hanno delle proprietà che tra di loro sono molto simili. Le terre rare sono una vera e propria ricchezza al giorno d’oggi, ed anche in tal senso, la Cina potrebbe scavare un divario molto grande con l’Europa e con gli Stati Uniti d’America.
L’Unione Europa e gli USA hanno deciso di aprire a globalizzazione ed auto elettrica, ed ora hanno spianato la strada al dominio cinese. Il paese del Dragone è pronto per dare una stretta sulle terre rare, secondo quanto riportato dalla Reuters, in modo da rispondere alla guerra dei dazi. C’è il rischio che la Cina chiuda l’invio di queste terre ad Europa ed USA, e molte fabbriche automobilistiche potrebbero entrare in crisi, visto che non si avrebbero a disposizione i materiali per produrre motori, alternatori, luci, sensori, cinture di sicurezza, trasmissioni automatiche, dispositivi per il servosterzo e molto altro ancora.
Il capo di MEMA Bill Long e John Bozzella, amministratore delegato dell’Alliance for Automotive Innovation, hanno fatto capire che la situazione è molto seria: “Senza un accesso affidabile a questi elementi e magneti, i fornitori del settore automobilistico non saranno in grado di produrre componenti automobilisti molto importanti. Nei casi più gravi, tutto questo potrebbe portare alla necessità di ridurre i volumi di produzione. Si rischia, in alcuni casi, anche di chiudere del tutto le linee di assemblaggio dei veicoli“. Una situazione, dunque, molto seria, e che la Cina potrebbe sfruttare per aumentare il proprio vantaggio sul resto del mondo.
Il direttore sportivo della Prima Pramac Yamaha, Fonsi Nieto, ha detto la sua sui valori…
In BMW hanno partorito un mezzo che alza l’asticella nel segmento dei maxi-scooter, inserendosi nella…
Un 38enne ha provato a superare l’esame della patente con un ingegnoso metodo. E’ stato…
Addentriamoci in un tema piuttosto caldo. In caso di multa illegittima la Cassazione ha dato…
Per l'Alfa Romeo è un periodo intenso, dato il prossimo avvento sul mercato di tanti…
L’Avvocato ha commesso svariati errori al comando del marchio torinese. Scopriamo cosa accadde negli anni…