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La mossa disperata di Stellantis per salvare il suo motore: c’è la novità sulla garanzia

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Giovanni Messi

Il gruppo Stellantis ha avuto i suoi problemi con uno dei motori più popolari e discussi mai prodotti. Ora c’è l’introduzione di una novità relativa alla garanzia che vuole provare a convincere la clientela.

Non c’è un attimo di respiro per il gruppo Stellantis, uno degli emblemi della crisi globale del settore automobilistico. La situazione che si è venuta a creare, tra crollo di vendite e licenziamenti in aumento, è molto pesante, ed il pool di manager che si è venuto a creare dopo l’addio del CEO Carlos Tavares sta iniziando a partorire delle decisioni ragionevoli. Pare sia in atto un vero e proprio passo indietro sull’elettrico, in modo da mettere i motori termici di nuovo al centro del progetto.

Stellantis ecco la decisione – Derapate.it

In particolare, si punterà tutto o quasi sull’ibrido, nella speranza di riportare i volumi di vendita a livelli più accettabili. Inoltre, sarà necessario ristabilire un rapporto di fiducia con i clienti, abbastanza delusi dai problemi tecnici verificatisi su alcune auto nel corso di questi anni. Stellantis deve fronteggiare la rabbia di coloro che hanno avuto a che fare con il motore 1.2 PureTech, che è stato rivisto del tutto dopo i numerosi problemi alla cinghia di distribuzione a bagno d’olio, rimpiazzata ora da una catena più robusta.

Stellantis, tutto sulla garanzia sino a 10 anni del PureTech

Dopo i tanti problemi che il motore 1.2 PureTech ha accusato nel corso di questi anni, Stellantis ha scelto di lanciare una sorta di promozione per convincere la clientela a puntare sulla nuova generazione di questo propulsore. Si è scelto di aumentare la garanzia motore sino a 10 anni o 175.000 km, in modo da aumentare la fiducia nei clienti. Ciò significa che il gruppo si fida ciecamente dei livelli di affidabili raggiunti dal motore in questione, che è montato su una vasta serie di modelli del gruppo di John Elkann.

Motore ecco la decisione – Derapate.it

Tra di essi, spicca la FIAT 600 per quanto riguarda i modelli italiani, ma anche la Jeep Avenger, la Peugeot 208 e diversi modelli di marchi come OpelDS Citroen sfruttano questo tipo di propulsore. In passato, questo motore causava un consumo anomale di lubrificante e poteva portare a gravi danni, sino alla rottura completa del propulsore. Nel 2019 è iniziato il processo di miglioramento, che è culminato nel 2022 quando Stellantis ha completato al revisione totale dell’1.2 PureTech. Vedremo se il gruppo riuscirà a convincere la clientela della ritrovata affidabilità del motore.

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