Le elettriche non convincono i vari brand del mercato dell’auto, e c’è ora un ripensamento di un gran marchio giapponese. Ecco perché serve cambiare sin da subito la propria strategia.
L’auto elettrica è in crisi? A quanto pare, la risposta è decisamente affermativa, anche se è più corretto affermare che verso questi veicoli, l’amore non sia mai sbocciato. L’elettrico porta ancora con sé dei difetti di difficile correzione, ed è molto ottimistico pensare che essi, in pochi anni, possano essere risolti. Le vetture a batteria hanno dei costi troppo elevati ed autonomie ridotte, problemi che si aggiungono ai lunghi tempi di ricarica.
Il cliente non è ancora pronto ad abbandonare i cari veicoli termici, anche per una questione di abitudine. La gran parte dei costruttori ha investito vagonate di denaro sull’elettrico, ma sono molti coloro che hanno iniziato a ripensarci. Persino il gruppo Stellantis, da sempre sostenitore di tali tecnologie, sembra sull’orlo del passo indietro. Ora anche la Honda ha scelto di rivedere i loro piani futuri, puntando su altre auto in alternativa all’elettrico. Ed un intero settore, a questo punto, ha messo in discussione l’alimentazione del futuro.
Secondo gli ultimi sviluppi, la Honda ha deciso di puntare su più auto ibride e meno elettriche nel suo piano industriale al 2030, cambiando anche il programma di investimenti. Il comunicato della casa giapponese parla chiaro in tal senso: “L’ambiente che circonda l’industria automobilistica sta cambiando di giorno in giorno. L’incertezza del contesto operativo è in costante crescita, soprattutto per via del rallentamento dell’espansione del mercato dei veicoli ad emissioni zero, per vari fattori come i cambiamenti nelle normative ambientali. Queste erano state la premessa per l’adozione diffusa dei veicoli elettrici, e nelle politiche commerciali dei paesi. Ora siamo costretti ad attuare un’importante modifica nella strategia“.
La Honda, anche per via di alcuni cambiamenti nel programma del lancio delle auto elettriche, ha fatto sapere che al 2030 i volumi globali delle BEV saranno inferiori al 30%, andando a rivedere al ribasso le precedenti stime. Un ruolo primario, d’ora in avanti, sarà affidato alle ibride, e l’obiettivo è quello di raggiungere un dato di vendite annuali attorno ai 2,2 milioni di esemplari entro il 2030, anche grazie all’ampliamento della gamma. Si punta su tecnologie migliorative, che andranno ad abbattere del 10% i consumi, oltre che su un taglio dei costi del 50% rispetto ai sistemi introdotti nel 2018. Insomma, è previsto un cambiamento epocale in futuro.
Chi acquista una supercar, solitamente, possiede tante altre vetture in garage. La storia di un…
Il gruppo Stellantis deve puntare su prezzi più bassi per la propria gamma elettrica, ed…
La FIAT ha prodotto auto di grandissima qualità nel corso della sua storia, ed ora…
Oggi vi parleremo di una vicenda che ha del clamoroso, ma che è accaduta realmente.…
La crisi della Nissan sembra non avere fine, ed ora c'è il rischio che alcune…
Le Ferrari sono un patrimonio dell'umanità, e difficilmente ne incontriamo per le strade. Tuttavia, esistono…