La Casa delle tre ellissi ha deciso di investire sul settore elettrico. L’azienda ha interrotto la produzione e licenziato molti dei suoi dipendenti.
Persino Toyota si è dovuta ricredere e ha cominciato a realizzare alternative elettriche. Dopo il successo ottenuto nella filiera ibrida, partendo dalla Prius, il brand nipponico ha cominciato ad allargare le vetture. I vertici, a partire dal boss Toyoda, sono ancora convinti che l’elettrico non sarà l’unica tecnologia del futuro. Per questo motivo ha iniziato a investire nelle auto a idrogeno. Queste ultime sono ancora poco diffuse perché, a differenza delle strutture per EV, non possono contare su una rete estesa di infrastrutture di ricarica.
Le auto elettriche non si sono ancora diffuse alle nostre latitudini per un prezzo troppo elevato. L’unico obiettivo delle Case produttrici sarà quello di creare EV economiche e funzionali. Occorrono investimenti mirati per il lancio di auto con pacchi batterie piccoli e leggeri. Toyota non vuole farsi trovare impreparata alla scadenza del 2035.
Il brand giapponese ha scelto di puntare su NETA. All’inizio del 2025, il suo valore era di circa 6 miliardi di yuan, ovvero 828 milioni di dollari. I progetti full electric non sono decollati, ma con un investimento del brand numero 1 al mondo per vendite tutto potrebbe cambiare. NETA è in affanno e sono scattati i licenziamenti. Toyota potrebbe mettere denaro fresco e invertire la rotta per un futuro elettrico. Dopo Lexus, la Casa delle tre ellissi potrebbe creare un secondo brand di alta qualità strizzando l’occhio al green.
A febbraio scorso, Neta si era assicurata un’iniezione di nuovi finanziamenti di circa 552-621 milioni di dollari, ma l’accordo era subordinato alla ripresa della produzione, cosa che non è mai avvenuta, causando il fallimento del progetto. Ora, Toyota sembra cogliere l’opportunità e potrebbe valutare l’acquisizione degli asset di Neta. La valutazione di Neta si aggirava intorno ai 6 miliardi di yuan (circa 828 milioni di dollari) all’inizio di quest’anno.
Una cifra irrisoria per Toyota, che ha dichiarato di avere oltre 130 miliardi di dollari in liquidità e equivalenti alla fine del 2024. Lo scorso anno, infatti, Neta ha venduto 64.500 veicoli, ma a gennaio di quest’anno ne aveva venduti solo 110, un indicatore di quanto sia diventata grave la situazione. In Cina, per ora, hanno negato di essere a conoscenza dell’interesse dell’azienda nell’acquisto di Neta, secondo CarNewsChina.
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