E’ sempre interessante addentrarsi nella creazione di un’auto del mondo FIAT. Ecco la visione di Donato Pacella, designer della Casa torinese.
Un disegnatore d’auto lo si può definire un artista che lascerà in tutti i casi una traccia nel panorama automobilistico, si spera indelebile. Non diversamente da qualsiasi forma d’arte a volte può essere incompresa, altre compresa ma da pochi, altre volte ancora compresa ma dopo molti anni. Lo sforzo che sta alla base dell’ingegno deve incontrare l’approvazione dell’opinione pubblica e della critica al debutto di un nuovo modello, pertanto la responsabilità c’è e non è da poco.
Entriamo in casa FIAT per dare voce a Donato Pacella, senior designer Fiat, papà della Topolino, incontrato dai colleghi di Motor1 in occasione di Autostyle, il concorso internazionale di design organizzato da Berman Spa. “La responsabilità si sente – ha raccontato il designer – ogni giorno. Entrando al Centro Stile, sappiamo che stiamo lavorando su un marchio che ha rappresentato un punto di riferimento nella mobilità italiana. E anche per realizzare auto accessibili, bisogna lottare per ottenere il massimo dal progetto”.
Pacella oggi è uno dei principali designer FIAT, con un coinvolgimento diretto su modelli come la 600, la 500 e, soprattutto, la Topolino. Pacella ha dichiarato: “Era la prima volta che lavoravo su un quadriciclo leggero, una piattaforma piccola e con molti vincoli tecnici, ma proprio per questo stimolante“. Autostyle è un concorso internazionale nato nel 2004 per volere di Berman Spa, realtà italiana attiva nella componentistica per l’automotive.
Da oltre venti anni permette un confronto stilistico tra professionisti top del settore. L’ultima edizione ha visto partecipare i top designer di Aston Martin, Bentley, BYD, Ducati, Fiat, Ferrari, Lamborghini, Pagani e Toyota. I disegnatori italiani sono stati sempre capace negli anni di ritagliarsi un ruolo centrale, dettando a volte le regole dello stile. Questi incontri rappresentano sempre un momento di crescita e confronto che mettono al primo posto l’idea collettiva, in tutto il mondo, della grandezza del Made in Italy. Nella storia italiana vi sono stati grandi designer, ma in era recente persino i top hanno fatto dei passaggi a vuoto. Non è il caso di Pacella che continua a essere un innovatore pieno di idee.
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