Il mercato delle auto elettriche fatica a raggiungere dati di vendita elevati, ed ora è un colosso cinese a lanciare l’allarme. I dettagli.
Le auto elettriche hanno mostrato qualche segnale di crescita sul mercato europeo in questi primi mesi del 2025, ma è ancora troppo poco per pensare di poter competere con ibridi e termici. La Cina è l’unico paese in grado di costruire un business su queste nuove tecnologie, avendo ottenuto un successo esagerato grazie a dei prezzi di listino più bassi delle proprie BEV, legati allo sviluppo di batterie meno costose.
Il colosso cinese di riferimento è ora la BYD, arriva persino ad insidiare la Tesla sul fronte dei veicoli ad emissioni zero, e che anche con i suoi veicoli Plug-In Hybrid sta allargando il proprio giro di affari. Nonostante gli ottimi risultati emersi dalla vendita delle auto elettriche, BYD punta fortemente sull’ibrido e crede che il mondo non sia pronto per la transizione al 100% verso l’elettrico. In Europa, è stata infatti ampliata la gamma di offerte per veicoli ibridi, e la sensazione è che l’offerta di veicoli di questo tipo andrà ad allargarsi a macchia d’olio. Andiamo a scoprire cosa sta maturando in questi mesi.
Al giorno d’oggi, i veicoli Plug-In Hybrid non sono ancora così frequenti sul mercato europeo, ma è probabile che le cose cambino presto. Maria Grazia Davino, responsabile regionale di BYD per diversi mercati dell’Europa centrale, è stata interpellata dalla Reuters, ed ha fatto chiarezza su varie tematiche: “Non tutti sono pronti per l’elettrico, abbiamo bisogno di qualcosa di diverso per riuscire a convincere il cliente. Ogni mese, troviamo il miglior equilibrio tra ciò che il cliente desidera e ciò che rende la distribuzione di successo“.
Davino ha poi parlato di ciò che BYD offrirà in futuro alla propria cliente: “Nel prossimo futuro, avremo due pilastri: uno completamente elettrico e l’altro DM-i“. BYD è dunque consapevole di quanto sia difficile fare breccia nel cuore dei clienti con un modello full electric, ed è dunque pronta a differenziare la propria offerta. Vedremo, a questo punto, come si svilupperanno le gamme dei rivali e se andranno a seguire l’esempio del gigante proviene dalla Cina.
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