La Casa torinese ha prodotto auto sensazionali in passato, rivoluzionando il car market mondiale. Riavvolgiamo le lancette per una regina FIAT.
La storia di alcuni modelli della FIAT si incastra con la vita delle famiglie italiane, ai tempi numerose. Facciamo un salto agli anni ’70 e negli anni ’80, quando il concetto di spazio e di mobilità doveva tradursi in una solo automobile per tutti. Su questi presupposti è nata la versione “Panorama” allungando e rafforzando la carrozzeria della Fiat 147 L, versione più robusta della 127 prodotta in Brasile.
La nuova piccola familiare adotta un frontale rinnovato con grossi fari quadrati e indicatori di direzione con fanalini di posizione ai lati, passo inalterato rispetto alla berlina e posteriore più lungo di 27 cm. La parte posteriore del tetto rialzato è rinforzata con robuste centine per sostenere lo sbalzo posteriore mentre le fiancate sono caratterizzate da 3 finestrini laterali di cui quelli centrali apribili a compasso. La carrozzeria è prodotta in un solo allestimento a 3 porte.
Per lunghezza era la più piccola di tutte le station wagon brasiliane (3924 mm) ma lo spazio interno era equivalente alle più grandi; la capacità di carico era enorme per la categoria, oltre 350 dm³ con schienale del divano posteriore alzato e oltre 1100 dm³ con schienale abbassato a fil di padiglione. Meccanicamente la Panorama adottava il nuovo propulsore di 1050 cm³ da 50 CV (135 km/h di velocità massima) con asse a camme in testa azionato da cinghia dentata, prodotto a Belo Horizonte.
Dopo qualche mese, alla versione a benzina si aggiunse anche quella a gasolio. La FIAT progettò il più piccolo diesel del mondo, derivandolo direttamente dal 1050 cm³ a benzina: cilindrata 1.300 cm³ con 45 CV di potenza capace di spingere la vettura a quasi 130 km/h, dichiarando un consumo di quasi 20 km/l, di poco superiore alla Fiat 127 D berlina.
Il cambio rimase quello a 4 marce più robusto della 128, ammortizzatori anteriori e posteriori rinforzati con balestra posteriore a 4 foglie rispetto alle 2 della berlina. Nel 1986, con l’arrivo dell’Elba, la Panorama cessò di essere prodotta, lasciando il posto alla station wagon derivata dalla gamma Uno, creando un ricordo indelebile in tutti gli appassionati della Casa torinese che in quel periodo con la Panorama ci portavano le famiglia al mare.
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