Hertz, nota compagnia di noleggio auto, è al centro di una polemica per violazione della cybersecurity. Ecco cosa è accaduto.
Noleggiare un’auto è un’operazione molto frequente, soprattutto per chi viaggia ed ha bisogno di una vettura per poter gestire al meglio i propri spostamenti. Tuttavia, anche il noleggio è a volte causa di problematiche di grande rilevanza, soprattutto al giorno d’oggi, in cui tutto si svolge online. Per procedere all’affitto di un’auto, come ben noto, occorre consegnare i nostri dati personali alle società che si occupano di noleggio, ed è proprio in questo caso che si è verificato un caso molto grave.
La protagonista è la Hertz, uno dei colossi mondiali del car rental, protagonista, suo malgrado, di un grave episodio. Hertz ha confermato il caso di violazione di cybersecurity, esponendo al dark web i dati dei suoi clienti. Si tratta di un evento che rende pubbliche le informazioni private dei vari clienti, e non è stato ancora precisato il numero di persone che ne sono state colpite. Andiamo a scoprire i dettagli su quanto accaduto e quali sono i reali rischi per chi ha noleggiato un’auto presso l’azienda statunitense.
L’attacco informatico è avvenuto a causa di una vulnerabilità nella piattaforma del fornitore Cleo Communications, che segna un episodio, non certo il primo, davvero preoccupante per la protezione dei dati dei clienti. Hertz ha confermato le indiscrezioni degli ultimi giorni mediante un comunicato stampa, facendo sapere che le violazioni risalgono al periodo tra ottobre e dicembre del 2024. Tuttavia, solamente il 10 di febbraio scorso è stato confermato che i dati erano andati compromessi, ed i dati sensibili violati sono parecchi.
Precisamente, sono stati prelevati contatti, numeri delle carte di credito, nomi, numeri di patente ed anche dettagli su richieste di risarcimento, che hanno dei legami con infortuni sul lavoro. L’attacco, per alcuni versi, ha colpito anche passaporti, identificativi governativi e molto altro ancora. Hertz ha fornito alcuni consigli ai clienti, avvisando di procedere con cautela controllando gli estratti conto, ma anche di richiedere rapporti di credito. Se necessario, ci sarà da richiedere anche una misura di protezione come il bocco del credito.
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