Il Gruppo Stellantis sta attraversando una fase di profondissima crisi a causa di un netto calo di vendite a livello mondiale. E’ stata presa una decisione inaspettata.
I numeri del colosso italo-francese non sono risultati positivi e prima che la nave iniziasse ad affondare l’amministratore delegato, Carlos Tavares, ha deciso di salutare tutti lo scorso dicembre. Una scelta che ha spiazzato John Elkann e tutti i vertici dell’azienda ma che ha aperto a nuovi scenari. La politica green con il lancio di auto elettriche non si è rivelata essere astuta. Le EV non hanno colpito nel segno e tanti brand dell’universo Stellantis sono stati costretti a fare una marcia indietro. I proclami su gamme full electric sono stati rinviati e questo potrebbe essere un bene.
Per rialzare la china nel 2025 il major nato dalla fusione tra FCA e PSA dovrà puntare a gamme variegate per offrire ai suoi clienti ampia scelta. Per questo motivo si tornerà a puntare con decisione sulle vetture con motori termici e ibridi in linea con l’andamento del mercato. E’ un momento difficile per migliaia di lavoratori. Stellantis sta mettendo in standby tutte le attività nello stabilimento canadese di Brampton, in Ontario, inclusa la produzione della nuova generazione di Jeep Compass.
“Nel contesto dinamico di oggi, Stellantis continua a rivalutare la sua strategia di prodotto in Nord America”, ha affermato il portavoce Jodi Tinson a Bloomberg. La scelta di mettere in pausa la produzione non garantirà una variazione dei piani di investimento precedentemente annunciati per lo stabilimento nord americano, ha spiegato l’azienda. L’impianto di Brampton, vicino a Toronto, vanta circa 3.000 dipendenti ed è sotto ristrutturazione per adeguare le linee alla produzione di nuovi veicoli per i marchi Jeep. L’impianto dovrebbe tornare a pieno regime una volta completati i lavori.
Il sindacato canadese Unifor ha spiegato che “l’annuncio inaspettato» della sospensione produttiva a Brampton è fonte di «grande preoccupazione”. “Il caos e l’incertezza che avvolgono l’industria automobilistica nordamericana, sotto la costante minaccia di dazi e di uno smantellamento delle norme sui veicoli elettrici da parte degli Stati Uniti, stanno avendo un impatto sui lavoratori e sulle decisioni aziendali”, ha dichiarato la presidente di Unifor, Lana Payne.
Il ministro dell’Industria canadese, François-Philippe Champagne, sui social ha annunciato una vicinanza tra Stellantis e Unifor: “Ci assicureremo che Stellantis onori i suoi impegni e porti avanti i suoi piani per Brampton”. I dazi ai brand stranieri imposti dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump stanno spaventando tutti. Si parla di dazi del 25% sulla maggior parte dei prodotti canadesi importati negli Usa in cui ci saranno comprese anche le automobili.
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