Nella giornata di oggi, vi porteremo alla scoperta dei motori Bugatti e di chi li realizza. Siamo certi che ne resterete parecchio sorpresi.
Il mercato delle quattro ruote vive una delle sue fasi più complesse, con le vendite che continuano a diminuire e la gran parte dei costruttori che è in crisi nera. Solo pochi brand si salvano, e quelli che si occupano di produrre auto di lusso stanno vivendo un periodo di ottima forma. Ciò vale anche per la Bugatti, casa francese fondata nel lontano 1909 a Molsheim, per mano dell’immigrato italiano Ettore Bugatti, con l’azienda originale che terminò le proprie attività nel 1963.
La storia di questo brand è stata piuttosto travagliata, e nel 1987 i diritti furono acquistati da Romano Artioli, imprenditore italiano che fu proprietario anche della Lotus in passato. Fu lui a riprendere la produzione, fondando una società italiana, che però durò ben poco, fino al 1995. La svolta definitiva ci fu nel 1998 quando la Bugatti entrò a far parte della Volkswagen, che organizzò una società finanziaria apposita per garantire un futuro prosperoso a questo brand. Nel 2021, l’azienda è divenuta parte di Bugatti Rimac, una joint venture tra marchi della VW. Andiamo ora a scoprire chi produce i motori delle hypercar francesi.
Un costruttore come la Bugatti, come ben noto, non produce auto con motori tradizionali, ma sono alimentate con dei veri e propri capolavori a livello propulsivo. Tanto per farvi un esempio, la Chiron è alimentata da un mostruoso W16 da 1.500 cavalli ed 8 litri, che garantisce uno scatto tra 0 e 100 km/h in appena 2,4 secondi e raggiunge i 200 km/h in 6,1 secondi. La velocità è in grado di sfondare, senza troppi problemi, i 400 km/h, garantendo prestazioni da sogno ai pochi fortunati che possono permettersi il suo acquisto, spendendo 2,4 milioni di euro circa.
Ma a questo punto, chi è che si occupa di produrre questi pazzeschi motori W16, che non hanno eguali al mondo in termini di potenza? Al momento, è il gruppo Volkswagen l’unico a costruire i motori Bugatti, da proprietario del marchio francese quale è da ormai 27 anni a questa parte. La caratteristica dei portentosi W16 è quella di veder disposti i cilindri su due bancale da 8 cilindri ciascuna, e su ciascuna delle quali sono allineati lungo due file da 4, che sono sfalsate tra loro. Di certo, siamo di fronte ad opere d’arte senza eguali.
Le Rolls-Royce sono auto di lusso che vanno godute e non guidate. Questo modello richiederà…
Uno dei problemi delle auto elettriche è il peso eccessivo delle batterie. YASA è un…
Oggi vi parleremo di cinque auto che hanno forti legami con la Ferrari, ma che…
La Ford è nuovamente costretta ad un richiamo di alcuni veicoli, causato da gravi problemi…
L'utilizzo del Telepass è ormai una pratica comune per chi si sposta di frequente, ma…
In occasione del Salone di Shanghai è stato svelato al mondo un nuovo concept di…