Il gruppo Stellantis ha bisogno di uscire dalla pesante situazione di crisi in cui è immerso, e sta sviluppando una soluzione curiosa.
Un 2024 difficilissimo sta per andare in archivio per il gruppo Stellantis, colosso del mondo dei motori che non ha ancora trovato delle contromisure ad uno dei periodi più neri per il settore automotive. Gli effetti della crisi della holding multinazionale olandese li conosciamo bene in Italia, dove i lavoratori sono in protesta da settimane di fronte alle fabbriche, per via delle continue chiusure e dei rischi di licenziamenti. A far discutere è quello che è stato deciso in particolare modo per Mirafiori, dove la cassa integrazione andrà avanti ancora per diverse settimane.
La produzione di auto in Italia è crollata da quando è arrivato il gruppo Stellantis, che da circa un milione di unità ha ridotto il numero a meno di 400.000 auto, come verosimilmente si chiuderà il 2024. Dunque, siamo su dati davvero troppo bassi per un paese come l’Italia, che sino a pochi anni fa era tra i primi produttori di veicoli in tutta Europa. Il gruppo di John Elkann deve trovare il modo per tornare competitivo, e tutto ciò passa anche da invenzioni e novità tra le quali quella di cui vi andremo a parlare nelle prossime righe. Potrebbe essere la svolta per un problema comune con le basse temperature.
Siamo nel bel mezzo di un inverno molto freddo in Italia, che può causare rischi ed incidenti a chi si sposta in auto. Per cercare di limitare i rischi, Stellantis ha brevettato un passaruota riscaldato, in modo da evitare che si possano accumulare neve e ghiaccio quando si guida in inverno. Si tratta di una soluzione molto interessante, soprattutto per chi si reca spesso in montagna, con la richiesta di brevetto che è stata formalizzata il 31 di ottobre scorso.
Ma come funziona questa novità? Poco si sa al momento, ma è emerso che tutto sarebbe legato ad un elemento riscaldante elettrico che verrà piazzato nel passaruota, collegato al veicolo tramite un filo che fornisce energia. Pare che il calore che ne viene generato sia in grado di attraversare il rivestimento del passaruota, andando così a risolvere le problematiche legate all’accumulo di ghiaccio e neve. Al momento, questo dispositivo è ancora in fase di studio e non è detto che lo vedremo mai sulle nostre auto, ma siamo a buon punto.
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