La situazione del mercato europeo non accenna a fare dei passi in avanti, ed ora è la Ford ad annunciare diversi tagli ai lavoratori.
I buoi sono abbondantemente usciti dalla stalla, e ripristinare ad una situazione quantomeno accettabile la crisi del mercato dell’auto appare quasi impossibili. Gli errati investimenti sull’elettrico ed il crollo generale di vendite sta mettendo in ginocchio i colossi dell’automotive, con la Ford che ha ora annunciato un piano di tagli ai posti di lavoro che si verificherà nel corso dei prossimi anni.
Sul suolo europeo, dunque, l’emorragia continua, dopo l’annuncio da parte della Volkswagen di voler chiudere diversi stabilimenti in patria e di licenziare almeno 15.000 dipendenti. Inoltre, l’Audi si appresta a chiudere lo stabilimento belga di Bruxelles, giusto per far capire ancor meglio quella che è la situazione attuale. Come anticipato, anche il comparto Ford Europa è in grave difficoltà, ed ora sarà lei a procedere a migliaia di licenziamenti. Si prospettano anni bui per i lavoratori della casa di Detroit nel Vecchio Continente.
Secondo la misura comunicata nelle ultime ore, la Ford si prepara a licenziare ben 4.000 dipendenti da qui alla fine del 2027, in un piano che rischia di mettere in ginocchio migliaia di famiglie e lavoratori. L’obiettivo dei vertici della casa dell’Ovale Blu è quello di ristrutturare le attività in Europa, in modo da creare una struttura che sia il più possibile competitiva in termini di costi e per garantire la sostenibilità a lungo termine e la crescita del proprio business nel Vecchio Continente. Per il primo trimestre del 2025 sono previste anche delle giornate di lavoro a fasce orarie ridotte nella fabbrica tedesca di Colonia, giusto per non farsi mancare nulla.
In questo sito di produzione vengono realizzate le auto elettriche, come la Explorer e la Capri, ed a causa di una scarsa domanda, il lavoro verrà ridotto. I tagli della Ford riguardano soprattutto la Germania, dove andranno perduti ben 2.900 posti di lavoro, mentre 800 circa verranno tagliati nel Regno Unito. La situazione sta sfuggendo di mano, ma nonostante questo, non si fanno passi indietro sulla follia elettrica, che sta distruggendo il settore automotive. Ed a pagare, come sempre, sono i poveri lavoratori.
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