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MotoGP

Ritorno improvviso in MotoGP, la wild card è già pronta

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Davide Russo

La classe regina ha la necessità assoluta di riavere in pista centauri dalla grande esperienza. Ecco chi potrebbe tornare protagonista nel 2024.

La MotoGP ha dimostrato che i successi della Ducati sono passati in secondo piano rispetto alle battaglie tra i centauri della vecchia generazione. Nonostante l’italiano Pecco Bagnaia, dopo 50 anni, ha trionfato su una moto nostrana gli ascolti sono crollati nel 2022. Il ritiro di Valentino Rossi e di altri centauri top, negli anni precedenti, ha segnato un calo notevole che ha spinto i vertici a lanciare nuovi format e cedere la MotoGP nelle mani di Liberty Media, già proprietaria della Formula 1.

Arriva una svolta in MotoGP (Ansa) derapate.it

Nello scenario attuale è rimasto solo Marc Marquez della vecchia guardia ed è stato costretto ad accettare l’offerta annuale del più piccolo dei team satelliti della casa di Borgo Panigale. Una caduta dall’Olimpo dopo anni di gloria trascorsi in Honda, lottando al fianco di Dani Pedrosa contro straordinari interpreti come Valentino Rossi, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso. Tutti i centauri appena citati hanno deciso di appendere il casco al chiodo. In alcuni casi hanno preferito proseguire a bordo di un’auto da corsa.

Tra i protagonisti assoluti dell’era d’oro della MotoGP, sebbene non abbia mai vinto, c’è Daniel Pedrosa. Avrebbe meritato, come Biaggi e Dovizioso, il tanto agognato titolo nella classe regina, ma non è riuscito a battere Hayden, Stoner e Marquez in HRC. I suoi 3 secondi posti in graduatoria MotoGP sono un manifesto della sua velocità. Gli è mancato quel guizzo giusto in top class, a causa anche di qualche infortunio di troppo. Il suo fisico agile e da peso piuma ha rappresentato croce e delizia per il Torero Camomillo. Nel corpo a corpo gli è sempre mancato un pizzico di aggressività.

Il suo tratto di forza stava in una guida pulita e, estremamente, efficace. La presenza contemporanea di Casey Stoner, Jorge Lorenzo, Valentino Rossi e in seguito Marc Marquez gli hanno tolto possibilità di vittoria. A quasi 38, a distanza di anni dal ritiro, ha dimostrato in sella alla KTM, di cui è tester da anni, di essere ancora un manico, arrivando dietro le inarrivabili Ducati in occasione del Gran Premio motociclistico di San Marino e della Riviera di Rimini 2023. Essere riuscito ad arrivare nello scarico del campione in carica ha significato tantissimo per il numero 26.

Il ritorno in pista di Pedrosa

Per la casa austriaca e il giovane Acosta, la presenza di Daniel nell’organigramma rappresenta un valore aggiunto. Da guida navigata del team KTM ha indirizzato gli sviluppi per ridurre il gap dalle 8 Desmosedici in pista. Non a caso le performance dei quartetto di piloti della squadra austriaca sono aumentate. Lo spagnolo avrebbe potuto continuare a correre in pista se solo fosse stato nelle condizioni fisiche ideali.

Daniel Pedrosa nel Paddock ai tempi della Honda (Ansa) derapate.it

Per la Honda HRC, invece, la sua assenza ha coinciso con un crollo netto delle RC213V. Pedrosa era diventato una spalla indispensabile per Marquez. Dopo il suo ritiro nel 2018 nessun’altra seconda guida ha ottenuto brillanti risultati. Con grande sincerità il Torero Camomillo ha dichiarato di essere sorpreso delle sue prestazioni in sella alla KTM nella tappe corse in Spagna e in Italia nel 2023.

Il direttore di KTM Motorsport, Pit Beirer, ha ammesso che vi sono grandi chance di rivedere in pista a Jerez de la Frontera il 38enne, dopo i test svolti nelle scorse settimane. “Non lo spingeremo mai a fare una gara, l’ultima parola spetta a lui. Nei test è sembrato molto forte e veloce. Penso che sia pronto. Noi lo siamo“, ha affermato, come riportato su FP.it, il tecnico della KTM.

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