Benzina, ancora rincari: il prezzo è salito alle stelle, mazzata per gli automobilisti e non solo, il rischio altissimo è un altro
Il prezzo della benzina continua a salire. Sta diventando una vera e propria tassa da pagare per tutti gli automobilisti, una spesa quasi insostenibile soprattutto per chi è costretto per lavoro ad utilizzare auto e moto tutti i giorni.
I prezzi della benzina che salgono alle stelle sono un vero e proprio problema ormai da qualche anno a questa parte. La guerra in Ucraina ha dapprima innalzato i prezzi oltremodo, fino a costringere il Governo ad adottare misure straordinarie d’emergenza come il taglio delle accise.
Era l’Esecutivo di Mario Draghi che per aiutare i cittadini decise di varare questa soluzione per ridurre l’importo finale al distributore. Un provvedimento poi cancellato dal Governo Meloni quando sembrava che il prezzo della benzina fosse ritornato a più miti importi.
Ed invece le recenti situazioni in Medio Oriente, tra i problemi nel Mar Rosso e la guerra israelo-palestinese con la tensione che ne sta derivando, hanno nuovamente dato l’ennesimo colpo di grazia alle tasche degli italiani.
E sembra proprio non servire a nulla il provvedimento adottato dall’Esecutivo in carica riguardante il prezzo medio, anche perché i prezzi non accennano proprio a diminuire, anzi. In modalità servito, in alcuni distributori il prezzo della benzina ha sfondato quota 2,5 euro al litro, un importo davvero impressionante.
E non si tratta delle autostrade dove notoriamente il prezzo è più alto in media, ma in cittòà. Assoutenti ha analizzato i dati poi pubblicati sul sito del ministero ed è emerso come la verde in alcuni distributori sia venduta ad oltre 2,5 euro al litro, come in una pompa di Taranto dove è di 2,537 euro al litro il prezzo delle benzina e 2,447 euro al litro il gasolio.
A Benevento ha toccato i 2,522 euro al litro in un distributore mentre a Palermo addirittura ha toccato i 2,565 al litro la Super. Ed in autostrada? Al momento maglia nera ad un distributore ubicato sulla A21, nel piacentino che vende la verde a 2,499 euro al litro.
Intanto Gabirele Mellus, presidente di Assoutenti, ha evidenziato come rispetto ad inizio anno, ora siano necessari 5 euro in più per un pieno di benzina e 5,5 per quello del gasolio. Ed il timore, oltre che per gli automobilisti, è quello relativo ad aumenti a cascata dei prezzi dei beni venduti al dettaglio. Il motivo, d’altronde, è molto semplice: si tratta di merce che viaggia prevalentemente con trasporto su gomma per l’88%.
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