Per gli Autovelox la svolta in Italia è imminente? Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, annuncia tutto quello a cui si sta già lavorando.
Il tema degli Autovelox, soprattutto negli ultimi mesi, è diventato decisamente ‘caldo’ in Italia. Anche e soprattutto per la demolizione sistematica di ‘Fleximan’ che continua a mietere vittime nel mondo dei rilevatori di velocità specialmente nel Nord Italia. Di questi strumenti ha voluto allora parlare anche Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, che ha annunciato una svolta imminente.
Quello degli Autovelox sta diventando un tema pieno zeppo di critiche, polemiche e nodi da sciogliere. Come dichiarato anche da Salvini, questo strumento è un utile incentivo alla riduzione della velocità sulle strade della Penisola. Anche perché una delle cause più comuni di incidenti è proprio quella dell’alta velocità. Eppure le multe salate che questi comportano, se dovesse essere rilevato il superamento del limite di velocità, fanno ancora oggi molto discutere.
Motivo questo per il quale Matteo Salvini, parlando a ‘GR1’, ha promesso che ci sarà una vera e propria rivoluzione del Codice della Strada. E che questa comporterà anche un’omologazione degli Autovelox a livello nazionale. Per il ministro questi non dovranno più essere, come da lui sottolineato, degli strumenti per multare ma i sindaci dovranno spiegare il motivo del loro posizionamento. Le sue parole non lasciano trapelare alcun dubbio in merito alla questione.
Matteo Salvini ha parlato così della questione Autovelox a ‘Gr1’: “Stiamo lavorando al nuovo Codice della Strada per ridurre morti e feriti. Gli autovelox dovranno essere omologati a livello nazionale e i sindaci dovranno spiegare perché li mettono e dove e con quale motivazione“.
“Negli Autovelox – ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – non c’è assolutamente nulla di sbagliato. Servono per salvare vite vicino alle scuole, agli ospedali, nelle strade dove ci sono tanti incidenti. Se vengono moltiplicati dalla sera alla mattina su stradoni a due corsie per fare cassa, sono semplicemente un’altra tassa”
“I rilevatori di velocità sono utili nei punti e nelle strade più a rischio, ma non possono essere piazzati ovunque. Senza alcuna motivazione di sicurezza, solo per tartassare lavoratori e automobilisti“, ha concluso. La svolta quindi, stando alle sue parole, dovrebbe essere decisamente imminente.
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