Le auto elettriche sono state già bocciate: è già preistoria, arriva una nuova tecnologia, costruttori già al lavoro
Il full electric, le auto a zero emissioni, le batterie ricaricabili. È il futuro dell’automotive, la strada intrapresa dai marchi automobilistici senza possibilità di tornare indietro. C’è da ridurre l’inquinamento atmosferico, rendere il Pianeta un po’ più green e meno soffocato dallo smog e quindi il processo irreversibile è partito.
L’auto elettrica è uno dei grandi temi dell’evoluzione nel settore della mobilità, avvantaggiata anche dalle norme sempre più stringenti sui motori endotermici. Basti pensare che in Europa dal 2035 sarà vietata la produzione delle vetture a combustione interna. Non solo l’elettrico, però, come grande rivoluzione che contaminerà il mondo dell’automotive nei prossimi mesi.
Gli investimenti e le attenzioni delle grandi case automobilistiche, se da un lato sono concentrate sull’elettrico, dall’altro puntano anche ad altri settori in via di espansione. Ci riferiamo, ad esempio, allo sharing ma anche alla guida autonoma. In questo senso, proprio quest’ultima è in forte espansione, tanto da ricevere le maggiori attenzioni.
Le case automobilistiche, infatti, stanno rivedendo le risorse da investire sui vari aspetti e programmi e l’elettrificazione al momento ha meno certezze rispetto ad alcuni anni fa. Ecco perché nei prossimi anni sembra proprio che possa subire una vera e propria impennata lo sviluppo della guida autonoma.
“Gli investimenti sono stati rallentati dall’elettrico ecco perché i tempi sono più lunghi rispetto alle previsioni” le parole del referente del team PoliMOVE impegnato nelle competizioni a guida autonoma Matteo Savaresi. Il docente del Politecnico di Milano ha anche spiegato come negli ultimi tempi c’è un maggior interesse nei confronti della guida autonoma.
Una situazione confermata anche da un sondaggio presso la rete mondiale di società indipendenti che ha svelato come vi sia una fiducia sempre minore nei confronti dei veicoli elettrici. Ecco perché per il futuro c’è grande incertezza. Se la guida autonoma nei prossimi mesi potrebbe quindi subire una netta accelerata, è altrettanto vero come non tutti i costruttori hanno intenzione di investire in questo settore.
Savaresi ha spiegato come le case automobilistiche guardino con interesse alla Indy Autonomous Challenge, gare dove le auto non hanno pilota. Ciò nonostante, i tempi al momento sono sconosciuti per quanto riguarda il livello 5 della guida autonoma. Grande incertezza c’è infatti nello stabilire quando sarà veramente operativa questa tecnologia. Senza dimenticare come si potrebbe scegliere di farne a meno in alcuni segmenti del mercato.
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