La Citroen di Pablo Picasso è un’auto di culto di cui però pochi conoscono la storia: oggi risulta scomparsa da tempo, ma vale una fortuna.
Pablo Picasso è stato senza dubbio uno degli artisti più iconici e rivoluzionari del Novecento, con il suo stile fuori dagli schemi e la sua forte personalità. Ma cosa c’entra il pittore originario di Malaga con il mondo delle automobili? C’è in realtà una piccola curiosa storia che lo lega a una vettura molto particolare, e a suo modo rivoluzionaria. È una vicenda poco nota, ma che è imprescindibile per gli appassionati di curiosità sul mondo dei motori.
Al centro della storia c’è una Citroen DS, uno storico modello prodotto dalla casa automobilistica francese tra il 1955 e il 1975. Design unico, sportivo ed elegante, la DS è diventata una vettura iconica e di enorme successo, anche per via delle geniali soluzioni tecnologiche trovate dalla Citroen nella sua produzione. Per le sue forme, divenne presto nota anche con il nome di “Squalo”, o “Tiburon” in spagnolo.
La storia della Citroen DS di Picasso risale al 1958, e in realtà la macchina non era nemmeno del celebre artista spagnolo. Mejido, un giornalista messicano, arrivò in Costa Azzurra con l’intento di intervistare Picasso, cosa che sapeva essere impossibile. Si fece così prestare un’auto – la Citrone DS, appunto – e si presentò alla villa La Californie, dove risiedeva l’artista, spacciandosi per il rappresentante di un’associazione di esuli spagnoli in Messico.
Il trucco funzionò, e Mejido poté così intervistare Picasso, parlando con lui di arte e di politica. Ma nel bel mezzo della discussione, l’artista si assentò un attimo, tornando dopo poco tempo. In quel frangente in cui era mancato, era andato dall’automobile e l’aveva usata come una tela su cui dipingere una propria opera, che raffigurava una famiglia con dei fiori e un albero. Picasso, ovviamente, firmò l’insolita opera, rendendola così ufficialmente sua.
La storia è assolutamente vera, e lo conferma una foto in cui si vede Mejido accanto alla famosa auto firmata da Picasso. Il giornalista messicano capì che aveva per le mani un tesoro, così comprò l’auto per 6.200 franchi, e la rivendette in seguito a una galleria di Parigi per una cifra sei volte maggiore. Da allora, però, l’auto non è più stata avvistata e fotografata, e nessuno sa che fine abbia fatto, Il sospetto è che sia subito stata rilevata da un collezionista, che da allora l’ha custodita gelosamente.
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