La FIAT ha avuto una grande storia nel mondiale di Rally e la speranza a Torino è quella di poter tornare nel WRC come in passato.
Dopo alcuni anni abbastanza complicati, il WRC è tornato a essere seguito con costanza. Questo sta spingendo diverse aziende a investire e non poco nel mondo del rally, con la FIAT che potrebbe essere una nuova candidata?
In questo momento sono tre le Scuderie che sono presenti nel WRC: Toyota, Hyundai e Ford. A queste però ci sono state ben tre richieste per poter far parte della categoria regina del mondo dei Rally.
La Alpine vuole fare all in dopo il suo ingresso in F1, poi c’è la Skoda che dopo aver dominato il WR2 proverà a fare il salto di categoria e poi c’è il Gruppo Stellantis. La società gestita da John Elkann ha infatti tutta l’intenzione del caso di tornare tra i grandi del mondo del rally.
Non è ancora ben chiara quale sarà il marchio scelto da Gruppo per poter essere rappresentato nel mondo delle corse. Alcuni rumors parlano però di una Opel che verrebbe preferita rispetto alla FIAT, o quantomeno all’Abarth, vettura che nei rally fece grandi cose.
Ci sono anche Citroen e Peugeot tra le possibili candidate per rappresentare Stellantis nel WRC. La FIAT sarebbe però un bellissimo ritorno al passato, con il Mondiale che aveva avuto nella casa torinese una delle sue principali scuderie.
Nel mondo del rally le vetture italiane erano state tra le migliori negli anni ’70. Dopo il successo della Alpine nel primissimo Mondiale della storia, nel 1973, la Lancia trionfò per tre anni consecutivi e poi toccò alla FIAT.
Nel 1977 e nel 1978 si assegnava solamente il titolo costruttori e fu la casa di Torino a imporsi in quelle edizioni con la FIAT 131 Abarth Rally. Dopo la sconfitta del 1979, la musica cambiò nel 1980, quando venne assegnato anche il titolo piloti.
La FIAT si confermò la Scuderia più forte di quel Mondiale e il titolo venne vinto da Walter Rohrl, tedesco di Ratisbona, che vinse ben quattro Gran Premi stracciando la concorrenza della Mercedes di Hannu Mikkola secondo con 54 punti di ritardo.
Caso volle che nel 1982 Rohrl vinse il suo secondo Mondiale, questa volta con la Opel, dunque Stellantis avrebbe in lui la figura di riferimento per il ritorno nel WRC. La FIAT rappresenterebbe una grande risorsa per il rally e ora dipende solo dalla federazione stabilire se allargare il numero delle Scuderie e al Gruppo Stellantis quale marchio utilizzare.
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