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Autovelox, quello che nessuno ti dice: c’entrano i cartelli

Published by
Paolo Marsico

Al volante la sicurezza rappresenta l’elemento principale, quello imprescindibile. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Al volante la sicurezza è tutto per la nostra vita e soprattutto per quella degli altri. Di conseguenza il controllo della velocità degli autoveicoli e non solo è affidata a sistemi sempre più tecnologicamente innovativi. Spesso per gli guida il tutto diventa particolarmente stressante, e si prova sempre, per fortuna, a non rischiare multe salatissime.

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Abbiamo tutti ben presente di cosa parliamo quando si affronta il tema del controllo della velocità in autostrada e non solo. In linea di massima, quello che più di ogni altra cosa gli automobilisti e non solo, temono, è essere beccati in fragranza mentre si sta superando il limite di velocità su uno specifico tratto di strada. Conseguenza, una multa spesso salatissima.

In ogni caso, ciò che doveva servire per spingere gli italiani ad andare “meno veloci” e cioè una adeguata segnaletica, cosi come immaginato nel 2017 dal Governo dell’epoca è diventato in qualche modo il pretesto per impugnare le stesse contravvenzioni e di fatto farle decadere. Andiamo a vedere, nello specifico a cosa si fa precisamente riferimento.

Partiamo dal presupposto che per rendere valida una multa per eccesso velocità occorre l’obbligo della presenza del cartello specifico che recita: “controllo elettronico velocità”. La testimonianza delle mancata presenza del cartello specifico può arrivare attraverso l’utilizzo di una foto scattata o magari dallo stesso video di riferimento collegato alla contravvenzione stessa.

In merito alla presenza dello stesso cartello e della sua distanza, per cosi dire, considerabile utile per ammonire l’automobilista a procedere a velocità non adeguata si prende a riferimento una sentenza della Cassazione che stabilisce che “il cartello deve trovarsi a una «congrua distanza, tale cioè da consentire all’automobilista di rallentare in modo dolce, senza che un’improvvisa frenata alla vista dell’autovelox possa costituire un ulteriore e più grave pericolo per la circolazione”.

La distanza tra il cartello e l’autovelox è determinata chiaramente anche dalla stessa velocità consentita in quel momento. Parliamo, in ogni caso di una distanza che varia dai 200 ai 400 metri.

Autovelox, il cartello è fondamentale: dimensioni degli stessi cartelloni di segnalazione

In merito dunque alle dimensioni degli stessi cartelloni segnaletici è possibile rifarsi a quelle che sono le regole generali in merito alla cartellonistica. Tre tipi di dimensioni in questo caso:

  • cartelli grandi: 135 cm x 200 cm;
  • cartelli normali: 90 cm x 135 cm;
  • piccoli: 40 cm x 60 cm.

Lo stesso cartello in questione, inoltre deve riprendere i seguenti colori:

  • nelle strade extraurbane: fondo blu con scritte bianche;
  • nelle strade urbane: fondo bianco e scritte nere.

L’avviso in questione deve inoltre specificare la tipologia di controllo che si andrà ad effettuare tra  “controllo elettronico attraverso tutor”oppure “controllo elettronico della velocità media”. La questione insomma più che mai complessa e di conseguenza da chiarire nei minimi dettagli. Il rischio concreto è un ricorso da parte dell’automobilista che seppur in errore potrebbe arrivare alla cancellazione della multa.

Quello che avviene ogni giorno sulle nostre strade è di fondamentale importanza per la nostra sicurezza e per quella di chi ci circonda. Informarsi sulle regole ed essere in qualche modo tutelati anche rispetto a esse stesse è più che mai un diritto dei cittadini italiani.

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