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Formula 1

Leclerc, c’è un dato che fa tremare i tifosi della Ferrari: allarme rosso

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Giovanni Messi

Charles Leclerc sta soffrendo e non poco la crisi tecnica Ferrari, e guardando a 12 mesi fa, i rimpianti sono enormi. Ecco le sue parole.

Peggio di così non poteva andare per la Ferrari e Charles Leclerc, che dopo le prime tre gare della stagione sono indietrissimo in classifica. Tanto per farvi capire, dopo il Gran Premio d’Australia dello scorso anno il monegasco aveva ottenuto 71 punti su 78 disponibili, con 34 lunghezze di vantaggio sul secondo in classifica, vale a dire George Russell sulla Mercedes.

Leclerc ed i problemi della Ferrari (ANSA)

Allo stato attuale delle cose, Charles ha conquistato solo 6 punti, e ne paga 63 da re Max Verstappen, lanciato tranquillamente verso il terzo titolo mondiale consecutivo. Ancor peggio, probabilmente, sta andando alla Ferrari, staccata di 97 lunghezze dalla devastante Red Bull, e precedut anche da Aston Martin e Mercedes.

Leclerc ha patito due ritiri, concludendo al settimo posto in Arabia Saudita, con una vettura che di andare non ne vuole sapere, come si era già capito sin dai test invernali del Bahrain. La Ferrari aveva grande fiducia in questa vettura, con il CEO Benedetto Vigna che alla presentazione del 14 febbraio parlò della Rossa più veloce della storia.

Come potrete immaginare, anche a livello di immagine non si è trattato di una bella figura, ed ormai il tempo stringe per cercare di risollevare una stagione che appare segnata. La famosa versione B della SF-23 di cui si parlava non arriverà mai, parola di Frederic Vasseur, ma tra Imola e Barcellona arriveranno comunque delle pesanti novità, con la speranza che possano dare i loro frutti.

Leclerc, che differenza tra 2022 e 2023

La Ferrari e Charles Leclerc sono immersi in una crisi difficile da risolvere, ed il passato, in questo caso, ci offre un confronto che fa malissimo. 12 mesi fa, alla vigilia di Imola, la Rossa stava dominando l’inizio di stagione, pronta a fare un sol boccone della Red Bull e di tutti gli altri.

Leclerc sa che recuperare il distacco dal team di Milton Keynes sarà pressoché impossibile, non tanto dal punto di vista matematico, quanto di potenziale, ma non ha intenzione di mollare il colpo. In un’intervista riportata da “RacingNews365.com“, il monegasco ha fotografato la situazione confrontandola con l’anno scorso.

Ecco le sue parole: “Le prime gare del 2022 erano andate molto bene, la Red Bull era dietro a noi, anche se non di troppo, sia in termini di affidabilità che di prestazioni, mentre per noi stava andando tutto alla grande in quel periodo. Poco dopo, abbiamo iniziato a commettere troppi errori, cosa che ci ha fatto perdere punti pesanti, ed anche i problemi di affidabilità non ci hanno di certo dato una mano“.

Il 2022 ha poi preso una pessima piega sin dalle gare europee, ma Leclerc vuole mantenere la propria fiducia: “Poi abbiamo perso anche competitività, e nella seconda parte di stagione non avevamo la macchina dell’inizio. Sappiamo bene cosa andò storto, ma ora dobbiamo metterlo da parte e pensare a questo campionato. Vogliamo migliorare ed arrivare al livello della Red Bull, sappiamo su cosa servirà lavorare e c’è ancora tantissima strada da fare quest’anno“.

Chiudere il gap sarà impossibile per la Ferrari

Tralasciando per un attimo le parole di Charles Leclerc, che è un ragazzo che non molla mai e che cerca sempre di intravedere il lato positivo delle cose, è chiaro che quanto accaduto sino ad ora tagli le gambe a lui ed ai tifosi della Ferrari. La Rossa è in media un secondo, se non un secondo e mezzo al giro più lenta della Red Bull, un distacco che in F1 equivale ad un mondo.

Inoltre, bisogna considerare anche che il Circus odierno impedisce alle squadre di lavorare come vorrebbero, tra assenza di test, Budget Cap e prove possibili solo al simulatore. Una situazione simile a quella della Rossa delle prime gare, anche se qui il gap forse è ancor superiore, la possiamo ritrovare nel 1998, quando le McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen e David Coulthard distrussero le Rosse e tutti gli altri.

Ferrari SF-23 con Sainz a Melbourne (ANSA)

Le Ferrari di Michael Schumacher ed Eddie Irvine fecero poi diversi giorni di test al Mugello, ed il Kaiser di Kerpen portò a casa la prima vittoria in Argentina, giocandosi poi il mondiale fino all’ultima gara. Al giorno d’oggi, tutto ciò è praticamente impossibile, e Charles e Carlos Sainz dovranno fare i salti mortali anche per finire sul podio.

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