Yamaha+nel+mondo+della+F1%3F+E%26%238217%3B+successo+per+davvero
derapateit
/2023/03/28/yamaha-mondo-f1-collaborato/amp/
Formula 1

Yamaha nel mondo della F1? E’ successo per davvero

Published by
Francesco Domenighini

La Yamaha è una delle più note aziende legate al mondo delle motociclette, ma per diversi anni ha collaborato anche in F1.

Tra le migliori motociclette che siano mai state create nella storia, la Yamaha risulta sicuramente essere una delle prime. Tutti quanti associano la ditta giapponese al mondo delle due ruote, per questo motivo sono pochissimi a conoscere la sua collaborazione in F1.

Yamaha logo (Adobe)

Dobbiamo tornare indietro un bel po’ di anni per conoscere l’avventura della Yamaha nella più importante competizione automobilistica del mondo. Tranquilli però che non c’è bisogno di cercare “Yamaha” come Scuderia perché non è mai esistita.

Forse avrebbe voluto, ma prima di fare il grande passo ha voluto testare i suoi motori su altre Scuderie minori, con i risultati che di sicuro sono stati molto alterni. Partiamo dunque dal 1989, un anno in cui la Yamaha presentò il motore OX88 3.5 V8 che venne montato dalla vettura tedesca Zakspeed.

Non preoccupatevi se non doveste ricordarvela, perché in quella stagione i due piloti arruolati dal Team, il tedesco Bernd Schneider e il giapponese Aguri Suzuki non ottennero nemmeno un punto. Non solo, il nipponico non riuscì mai a qualificarsi per la gara e il teutonico partì dalla griglia di partenza in tre occasioni, non riuscendo però mai a terminare la prova.

Un inizio davvero orrendo per la Yamaha, ma al primo anno si poteva avere qualche sbandamento. Senza la Zakspeed serviva un po’ di tempo per rimettere in ordine le idee e dopo la pausa del 1990, le cose andarono meglio nel 1991.

La Yamaha a podio in F1: i primi punti

Nel 1991 la Yamaha passò in mano alla Brabham. La storica Scuderia che non stava vivendo il periodo più roseo della propria storia e che dunque sperava di cambiare l’inerzia con il passaggio alla casa nipponica.

Quell’anno smosse finalmente qualcosa, con il sesto posto di Mark Blundell in Belgio. Quello risultò il primo punto di sempre della Yamaha in F1 e si ebbe di migliorarsi proprio in Giappone nella penultima prova della stagione. In quel caso fu l’altra guida di Martin Brundle a chiudere con un ottimo quinto posto.

Poca gloria invece nel 1992 con il passaggio alla Jordan, con un solo punto ottenuto dall’italiano Stefano Modena, ma andò ancora peggio nel 1993. In quel caso fu la Tyrrell, non più a sei ruote, a dare fiducia alla Yamaha, ma si tornò al triste zero con De Cesaris e Katayma come piloti.

Il primo podio Yamaha: la Tyrrell di Mark Blundell

Nonostante il pessimo 1993, la Tyrrell decise di continuare la propria collaborazione con la Yamaha e i risultati del 1994 furono decisamente migliori. Katayama, per motivi di sponsor, venne confermato, ma al posto di De Cesaris venne chiamato Mark Blundell.

Grande conoscitore del motore Yamaha disputò un’ottima stagione e il capolavoro avvenne in Spagna. La lotta per la vittoria era sempre tra Schumacher e Hill, ma al terzo posto fu Blundell a sfruttare i ritiri della Ferrari di Berger e della McLaren di Hakkinen.

L’altra rossa di Alesi non riuscì a limitare il gap e così per la prima volta nella storia della F1, una monoposto motorizzata Yamaha entrò a podio. Blundell ottenne altri due quinti posti e chiuse con un ottimo dodicesimo posto in classifica generale.

Il miracolo sfiorato da Damon Hill: la Yamaha a un passo dalla vittoria

Continuò così anche nel 1995 la collaborazione tra Tyrrell e Yamaha, con il protagonista della stagione che fu il futuro ferrarista Mika Salo. Due quinti e un sesto posto alla fine del Mondiale, con lo stesso traguardo che venne pareggiato anche nel 1996.

Il 1997 fu il più incredibile per la Yamaha, perché con il passaggio alla Arrows ebbe modo di mettere il numero su di una propria monoposto. Nonostante il titolo vinto nel 1996, Damon Hill venne mandato via dalla Williams e si accasò nella Scuderia britannica.

Damon Hill Arrows-Yamaha (Ansa Foto)

Assieme al brasiliano Pedro Paulo Diniz avrebbe dovuto guidare le ultime due vetture della storia con motore Yamaha e per poco non venne sfiorata la vittoria. La stagione fu deludente e con pochi successi. In Ungheria però una serie di ritiri e di problemi fecero arrivare il britannico in vetta a un giro dalla fine.

Proprio quando la Yamaha era prossima a vincere il primo Gran Premio anche in F1, un problema al cambio limitò l’andamento del campione in carica. Venne così superato nel finale dall’ex compagno della Williams Jacques Villeneuve e così si accontentò del secondo posto.

Quel 1997 fu l’ultimo anno nella storia della Yamaha in F1. Un periodo di sicuro fatto di molte ombre e poche luci, ma che sono parte integrante della storia del mito giapponese.

Recent Posts

  • Auto

La Lancia più spaziosa che si sia mai vista: sarà la nuova ammiraglia del marchio? Sul web è già una star

La Lancia ha assoluto bisogno di allargare il listino, puntando a nuovi modelli. Osserviamo la…

2 ore ago
  • Auto

Auto ibride plug-in e full electric: arriva il rivoluzionario Future Hybrid System di Horse che cambia tutto

"Future Hybrid System di Horse, una joint venture Renault-Geely, promette di rivoluzionare il settore dei…

3 giorni ago
  • Auto

Omoda 5 Shs-h: il nuovo Suv super Hybrid che unisce comfort e tecnologia ad un prezzo imbattibile

Design pulito, guida rilassata e un sistema ibrido evoluto: il nuovo crossover promette consumi intelligenti…

3 giorni ago
  • Auto

Quali auto vedremo nel 2026: i nuovi modelli in uscita fino a Maggio, c’è anche la nuova Ferrari

"Scopri i nuovi modelli auto del 2026, con un focus sulle versioni ibride ed elettriche.…

3 giorni ago
  • Auto

Tesla Model Y auto meno affidabile dell’ultimo decennio: arriva il verdetto, mazzata definitiva

Il TÜV Report 2026 indica la Tesla Model Y come l'auto meno affidabile in Germania,…

4 giorni ago
  • Auto

Kia pronta a sbaragliare il mercato: arriva la EV2 Elettrica, i dettagli sulla nuova citycar

Il conto alla rovescia è iniziato: una nuova citycar a batteria si prepara alla scena…

4 giorni ago