Una curiosità sul pagamento di ogni pilota per la Superlicenza della F1: ecco perché è Max Verstappen a pagare di più.
Sono in tantissimi ad immaginare che se ogni anno il prezzo da pagare per la Superlicenza della Formula 1 cambi, (ammesso che lo si sappia) questo è dovuto al fatto che un pilota magari abbia avuto meno comportamenti corretti di altri, o ancor più cosa pratica, più incidenti. Anche se forse sarebbe un modo corretto di regolare le cose, in realtà non è proprio così che va. E Max Verstappen non ne sarà felice.
Ed abbiamo già la seconda cosa, di cui l’olandese non sarà felice, dopo le parole al vetriolo di Lewis Hamilton a cui prestare attenzione. Fortuna che proprio lui, in Red Bull non guadagna certamente poco e che con gli sponsor, ogni anno riesce a permettersi una vita più che dignitosa, anche perché il numero 1 in pista, pagherà una cifra che sfiora il milione di euro, per correre nel 2023 con la patente speciale.
E così, se Carlos Sainz pensa già ad un’opzione per il futuro, l’olandese certo non se la ride a leggere il ‘conto’ che F1 sta per servirgli. Un po’ quando i comuni mortali scoprono di avere parecchie tasse da dover onorare. Ebbene, la sua tassa per poter gareggiare nello sport delle monoposto nel 2023, ammonta a 963.800 euro. Perché si arriva ad una somma così alta? Come specificato, non bisogna guardare ai risultati comportamentali avuti nella stagione precedente, perché il calcolo va fatto in un altro modo.
Praticamente, il campione del mondo pagherà sempre di più, perché le cifre vengono estratte da queste linee guida: 10.400 euro è la quota di tasso di un fisso per ogni pilota che correrà, mentre l’aggiunta è di 2.100 euro per ogni punto ottenuto l’anno precedente. Per questo motivo, il classe ’97 storcerà un po’ il naso ma in fondo, consapevole del fatto che ne sia valsa la pena. Dietro di lui quindi, arriva subito il danno economico di Charles Leclerc, che è arrivato secondo in classifica. Per lui, 657.200 euro da pagare, mentre Carlos Sainz ne dovrà versare soltanto 527.000.
Un salto di qualità che ha fatto male alle casse di George Russell, non abituato a pagare ben 587.900 euro in un anno, contro i 514.400 di Lewis Hamilton. Il primo ad andare sotto il mezzo milione, è Lando Norris, che deve al movimento, solo 266.600 euro. Una cifra un po’ più onesta, ma comunque fastidiosa rispetto, ovviamente, a Logan Sargeant e Oscar Piastri che da esordienti devono solo 10.400 euro. Una curiosità, Hendrik De Vries ha già gareggiato nella passata stagione, riuscendo anche ad ottenere 2 punti. Questo, fa sì che l’olandese, debba pagare 14.600 euro.
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