Tavares sgancia la bomba: i colossi cinesi dell’automotive potrebbero comprare i marchi italiani

Con la crisi nascono anche grandi opportunità, ma stavolta saranno in favore del Gigante asiatico. L’ex a.d. di Stellantis Carlos Tavares ha spifferato la verità.

Negli ultimi tempi abbiamo dedicato tempo ad analizzare la crisi multifattoriale del Gruppo Stellantis, capitanato da Elkann, mettendo sotto la lente d’ingrandimento ogni singola manovra dell’ex CEO Tavares, che è stato, non da noi, molti responsabilizzato.

L’allarme lanciato da Tavares
L’allarme di Tavares su Stellantis (Ansa) Derapate.it

La verità sta sempre nel mezzo ed addossare tutte le colpe ad un solo uomo neppure è giusto ed obiettivo, la realtà dei fatti è assai più complessa ed in trasformazione; se l’augurio va certamente ad Antonio Filosa, italiano dalle grandi capacità, nella nuova veste di CEO di Stellantis, noi cerchiamo comunque di raccogliere l’eredità di Tavares, che forse si è voluto togliere anche qualche sassolino dalla scarpa con dichiarazioni sentite e ammissioni nel suo nuovo libro.

Tavares ha dedicato il suo tempo alla scrittura di un libro di memorie ed a una serie di interventi sulla stampa, mandando anche segnali forti alla Commissione europea che di certo in parte, secondo lui, ha contribuito con pretese e scelte al declino dell’industria del Vecchio Continente, fortemente esposta a rischiosi investimenti. Non è simpatia per la Cina ma conoscenza del settore che ha fatto in modo che sotto la sua direzione Stellantis acquistasse il 20% di Leapmotor.

L’allarme lanciato da Tavares

Una apertura strategica che ha fruttato e bene, perchè il futuro sarà molto incerto per molte Case Costruttrici europee e non solo che finiranno sotto il controllo o acquisizione di qualche colosso cinese. Un futuro che si vede chiaro all’orizzonte per Tavares, e solo poche Case costruttrici come Toyota riusciranno a conservare l’identità, ma non il vasto Gruppo Stellantis, secondo l’ex manager.

Le ammissioni di Tavares
Le affermazioni di Tavares su Stellantis (Ansa) Derapate.it

Quindi sembrerebbe solo una questione di tempo, ma i segnali sono chiari. L’Europa è troppo arretrata per recuperare il gap con i colossi asiatici come BYD, che hanno già messo radici in Europa e nel cuore della Germania e della Spagna. L’Italia è stata tagliata fuori dai progetti a lungo termine. “Si stanno aprendo molte belle finestre per i cinesi – ha annunciato al Financial Times l’ex CEO Tavares – Il giorno in cui una casa automobilistica occidentale sarà sull’orlo della chiusura, una cinese arriverà, prenderà le fabbriche e salverà i posti di lavoro”.

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